Tendenze moda 2018: borse in pelle e maxi bag

La ricerca della borsa più adatta al tuo look non può prescindere dalla valutazione delle mode del momento: tra gli zainetti, le maxi bag e le borse in pelle i modelli tra cui scegliere non mancano di certo, come hai potuto notare dando uno sguardo alle passerelle degli ultimi mesi. Non sottovalutare l’importanza della borsa, che in molte circostanze rappresenta l’elemento indispensabile per rendere perfetto il tuo outfit, per completarlo o per metterlo in risalto. Nel 2018 le borse a mano continuano a rappresentare un must have di cui non si può fare a meno, ma fanno capolino anche le tracolle minimal e diverse altre soluzioni che potresti essere interessata a conoscere.

Le maxi bag

Se osservi questo assortimento di borse in pelle a Firenze, puoi notare che uno dei trend del momento consiste nell’eccedere, ma sempre rimanendo entro i limiti del buon gusto: puoi contare, quindi, su borse quasi esagerate, specialmente per ciò che concerne le dimensioni, con modelli che sono tanto voluminosi quanto ingombranti. Ovviamente, una soluzione di questo genere non può che avere un impatto importante sul tuo look, arrivando a caratterizzarlo e a definirlo in modo significativo. Sia per il loro formato che per il loro concept le maxi bag possono essere paragonate alle borse da viaggio, ma questo non vuol dire che tu debba rinunciare a utilizzarle per la tua vita di tutti i giorni.

I colori che le contraddistinguono sono spesso originali, tali da renderle ancora più appariscenti, e anche le texture sono fuori dal comune, non di rado caratterizzate da una notevole morbidezza che fa sì che maneggiarle sia un vero piacere. Le borse a sacco possono essere tenute a mano, ma se preferisci avere la borsa sotto braccio puoi puntare su un modello squadrato, dotato di manici, che per altro può anche essere portato a spalla. Insomma, un accessorio davvero utile, sia per permetterti di farti notare in mezzo alla gente, sia per consentirti di avere a portata di mano tutto ciò di cui hai bisogno, dalle chiavi di casa ai soldi, dai documenti alla bottiglietta d’acqua, dal rossetto alle gomme da masticare.

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Come scegliere gli altoparlanti migliori

Quali sono i migliori altoparlanti che permettono di dare vita a un sistema audio impeccabile e in grado di soddisfare tutte le esigenze degli utenti? Dare una risposta univoca a questa domanda non è possibile, in quanto l’equilibrio sonoro ideale varia da una persona all’altra, in base ai gusti individuali. Ciò non vuol dire, comunque, che non sia possibile stabilire e prestar fede a una serie di regole che possono costituire un importante punto di riferimento nella scelta delle soluzioni più adatte.

Le caratteristiche degli altoparlanti

Gli altoparlanti sono i componenti principali dei diffusori acustici, che sono composti anche dalle casse. Che si parli di speaker, di driver o di trasduttori, il concetto è lo stesso: si fa sempre riferimento agli altoparlanti. Quelli che vengono utilizzati per la diffusione della musica di solito sono costituiti da tre vie, che sono i tre elementi di base: il woofer per le basse frequenze, il midrange per le medie frequenze e il tweeter per le alte frequenze. Non sempre questi tre elementi si riscontrano in tutte le casse: vi sono modelli, per esempio, che ne includono uno solo, mentre altri ne possiedono due.

Per capire il meccanismo di funzionamento di un altoparlante è necessario sapere che il segnale che può essere avvertito dall’orecchio umano ha un’estensione molto ampia, che va dai 20 Hz ai 20mila Hz; come noto, gli Hz rappresentano l’unità di misura della frequenza. Un tono molto basso è quello di 20 Hz; salendo di frequenza, si ha a che fare con toni sempre più alti, o – per usare un termine più preciso – più acuti. La maggior parte degli altoparlanti disponibili in commercio rientra nella categoria degli altoparlanti dinamici, che sono in grado di trasformare in suoni i segnali elettrici. Gli impulsi elettrici giungono a una bobina, che si trova immersa all’interno del flusso magnetico che è generato da una calamita, collocata nel diffusore. La bobina vibra e, a sua volta, causa la vibrazione della membrana dell’altoparlante. Il funzionamento di un altoparlante, dunque, può essere paragonato per certi aspetti a quello di un motore elettrico, e per altri a quello di un microfono.

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Come costruire una scatolina

Le scatole di cartone sono importanti perché possono aiutarci nei traslochi, a contenere oggetti da appoggiare sulle mensole o altro, ed in alcuni casi possono anche servire come cucce per i nostri animali domestici, principalmente i gatti che le adorano.

Ad ogni modo, se non abbiamo più scatole di scarpe o non abbiamo modo di avere una scatola di cartone di qualunque tipo, possiamo scegliere di riciclare il cartoncino… Il cartoncino è reperibile facilmente in casa ma dobbiamo avere la possibilità di scegliere quello più adeguato. Ad esempio, il cartone ondulato va bene ma è molto resistente, perciò è adatto alle costruzioni dedicate agli animali domestici (come i gatti, che tendono rovinare le loro cucce). Al contrario se il nostro intento è decorativo, o questa scatola di cartone ci servirà successivamente per incartarla e dare vita ad un pacco regalo, va bene anche riutilizzare un cartone per i cereali o qualunque altra cosa di questo genere. Incidiamo una grande linea a metà del cartoncino e poi altre quattro.

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Il successo del noleggio a lungo termine

Il 2018 sta facendo registrare dati molto incoraggianti a proposito del noleggio a lungo termine: gli ultimi numeri a disposizione, relativi al mese di aprile, hanno messo in evidenza una crescita decisamente significativa, superiore alla media del mercato, di oltre il 20%. Prendendo in esame le cifre riguardanti i primi 4 mesi di quest’anno si può scoprire che sono già state 109mila le auto che sono state consegnate ai clienti, a cui devono essere aggiunti anche 13mila veicoli commerciali leggeri.

Le ragioni del successo

Di sicuro, una buona fetta delle motivazioni alla base di questo trend in crescita deve essere ricondotta all’attività commerciale dei dealer, i quali riescono a mettere un contratto di long rent a disposizione di aziende e privati sia sfruttando i rapporti commerciali con i player generalisti, sia tramite le captive di noleggio. Si calcola che i concessionari sono in grado di abbinare non meno di un’offerta di noleggio ogni tre preventivi per la vendita diretta. Lo scenario nazionale attuale rivela che le strutture commerciali guidate dai noleggiatori non riescono ad arrivare a tutti i clienti privati, alle piccole imprese o ai liberi professionisti neppure con le reti indirette dei broker, le quali in ogni caso fanno registrare a loro volta una crescita netta. In pratica, i concessionari restano il punto di riferimento per i clienti dello small business.

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Come funziona il trasporto alimentare

Il trasporto dei prodotti alimentari è sottoposto a una serie di normative molto restrittive, specialmente nel nostro Paese, che hanno lo scopo di garantirne la corretta conservazione. Come ci si deve comportare, quindi, nel caso in cui si abbia intenzione di spedire dei prodotti culinari con padroncino o tramite un corriere? Una particolare attenzione deve essere riservata al pacco e alle modalità con le quali esso verrà imballato. La scatola che si sceglie deve essere grande a sufficienza per accogliere le derrate, ma al tempo stesso non più voluminosa del necessario; dopodiché gli alimenti devono essere protetti da possibili urti. Per raggiungere questo scopo è possibile avvolgerli all’interno di fogli di plastica per imballaggio o semplicemente in fogli di giornale.

Come comportarsi a seconda dei cibi

I dettami da rispettare per il trasporto alimentare variano anche in base alla tipologia di prodotto: i formaggi e i salumi, per esempio, devono essere confezionati in atmosfera protettiva sottovuoto, in modo tale che siano in grado di viaggiare non solo in strutture refrigerate ma anche a temperatura ambiente. Diverso è il discorso per i liquidi in latta – l’esempio più classico è quello dell’olio – e per i cibi in scatola: in questo caso, infatti, c’è bisogno di un imballaggio molto resistente. Il consiglio è quello di mettere tutto in una scatola, non prima di aver confezionato ogni singolo pezzo all’interno di un sacchetto in plastica. In questo modo, se anche da uno dei prodotti fuoriuscisse un po’ di liquido non si correrebbe il rischio di danneggiare gli altri. Il ricorso a dei fogli di polistirolo, inoltre, impedisce che gli alimenti si danneggino o si muovano.

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Guida all’acquisto di un avvitatore Makita

Per un amante del bricolage fare a meno di un avvitatore è un errore imperdonabile: questo strumento elettrico, che non è altro che una versione motorizzata di un giraviti tradizionale, deve essere presente in ogni cassetta degli attrezzi, così da essere sempre disponibile ogni volta che si ha la necessità di avvitare. Non bisogna confondere questo utensile con un trapano, visto che quest’ultimo serve principalmente a perforare. Con un avvitatore si usufruisce di una potenza operativa inferiore e di funzioni differenti, fermo restando che sul mercato si possono trovare anche avvitatori che fungono da trapani.

Perché scegliere gli avvitatori Makita

Un avvitatore Makita è un utensile in grado di assicurare standard di qualità molto elevati: dotato di un riduttore di velocità attraverso il quale si può abbassare il numero di giri, può essere caratterizzato dalla presenza di un sistema analogico, in virtù del quale è sufficiente premere una levetta o un tasto per cambiare la velocità. Il brand di Nagoya è sinonimo di affidabilità e di solidità, sia che si tratti di strumenti destinati a un contesto professionale, sia che si tratti di utensili per uso hobbistico: e gli avvitatori non fanno certo eccezione, complica la tecnologia messa a disposizione dall’azienda giapponese.

Come trovare l’avvitatore più adatto per i propri bisogni

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Le sneakers da donna con zeppa per l’estate

Allungare le gambe si può: no, non è necessario alcun intervento chirurgico, ma ci si può limitare a scegliere le scarpe giuste per ottenere un effetto estetico che dia slancio alla figura. Dopo l’estate del 2017, anche quest’anno le sneakers con la zeppa tornano di moda, venendo apprezzare per la loro capacità di regalare qualche centimetro in più in modo discreto ed efficace. Non è un caso se la scorsa estate queste calzature sono rimaste ai primi posti delle graduatorie di vendita: il merito è della loro praticità e della loro versatilità, ma anche della loro comodità. Vale la pena di scoprire nel dettaglio tutti i loro pregi.

Perché scegliere le sneakers con la zeppa

Le sneakers da donna con zeppa sono scarpe che conferiscono un look sportivo a chiunque le indossi, e al tempo stesso hanno la capacità di valorizzare le gambe senza essere fonte di dolori o di disagi: insomma, si può dire addio ai traumi e ai fastidi provocati dai tacchi a spillo. Tutto grazie alla zeppa, che – a differenza di quel che si potrebbe immaginare – può essere declinata in numerose varianti e venire proposta in tante soluzioni differenti: a volte è interna, ma in alcuni casi è perfino nascosta.

Come abbinare le sneakers con la zeppa

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