Come devono essere le porte rapide industriali

Tra i diversi tipi di chiusure industriali che si possono trovare sul mercato, le porte rapide si fanno apprezzare per la funzionalità che garantiscono e per la loro capacità di adattarsi a ogni vano, andando incontro alle esigenze più diverse della clientela. La gamma di opzioni a disposizione è piuttosto variegata, e comprende – tra l’altro – le porte serrande coibentate e le porte avvolgibili: in ogni caso, si tratta di soluzioni che possono essere personalizzate e progettate su misura. La flessibilità è proprio una delle caratteristiche che devono essere ricercate nelle chiusure industriali, le quali per poter essere considerate efficaci devono avere la capacità di adeguarsi a ogni genere di struttura, anche la più complessa: a questo contribuiscono anche la mancanza di ancoraggi al soffitto e gli ingombri contenuti.

Le porte Trivellato sono un valido esempio di come le porte rapide industriali possano essere sfruttate non solo per la chiusura di capannoni o magazzini, ma anche per la divisione degli ambienti: il catalogo di proposte disponibili è in costante evoluzione e sempre aggiornato per andare incontro al mutare dei bisogni di una clientela variegata. Le più varie esigenze di carattere produttivo e industriale possono essere soddisfatte solo con una progettazione accurata, fermo restando che anche dopo l’installazione ci si deve occupare della manutenzione dei prodotti.

Le porte rapide avvolgibili

Una particolare categoria delle porte rapide industriali è quella delle porte rapide avvolgibili, che vengono realizzate e messe a punto per offrire gli standard di sicurezza più elevati e, al contempo, una protezione ottimale dal vento. Non solo: esse possono venire impiegate anche nel caso in cui si abbia la necessità di chiusure per l’areazione tra zone di lavoro differenti o tra i diversi spazi di un magazzino. Le porte anti-vento vengono studiate ad hoc per essere in grado di resistere non solo alle raffiche naturali, ma anche – per esempio – ai flussi di aria che si possono verificare in conseguenza del passaggio da un’area all’altra.

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Migliori sacchi a pelo: guida all’acquisto

I sacchi a pelo sono particolarmente apprezzati da coloro che praticano campeggio o semplicemente sono amanti delle escursioni. Per affrontare un’avventura alla scoperta di luoghi selvatici e incontaminati, e magari trascorrere la notte sotto un cielo pieno di stelle è necessario avere a disposizione un sacco a pelo comodo, poco ingombrante ma soprattutto facile da chiudere ed aprire. Per scegliere il modello più idoneo alle vostre esigenze vi consigliamo di leggere con attenzione la guida all’acquisto che segue.

Migliori sacchi a pelo

Quali sono i migliori sacchi a pelo?

1.Outerdo Rivezop105: il più pratico

Questo prodotto è particolarmente gettonato in virtù della sua comprovata praticità d’utilizzo. A tal proposito la cerniera presente lungo tutto il sacco consente di aprirlo completamente. Questa miglioria porta con s<è due evidenti vantaggi: il primo è che può essere usato anche come coperta, il secondo è relativo al fatto che la pulizia sarà sarà sicuramente più agevole. A conti fatti questo sacco a pelo è perfetto per coloro che stanno cercando un modello adatto per il campeggio e per le escursioni dove solitamente si ha bisogno di attrezzature leggere ma anche facili e veloce di aprire e chiudere. In siffatto contesto un sacco a pelo facile da gestire si rivela una soluzione ottimale, complice una pratica sacca dove poterlo riporre unitamente ad un laccio per poterlo portare in spalla. Caratteristiche che ovviamente aumentano il grado di comfort. Un altro aspetto che ci ha molto colpito è l’ottimo rapporto tra prezzo e alte prestazioni. Per ciò che concerne la sua struttura e il suo design, saltano subito all’occhio un gruppo di cuciture e cerniere molto resistenti, per via del materiale di buona qualità con cui è stato costruito dal carattere impermeabile, antivento, adatto a temperature che vanno dai 5°C ai 15°C.

Ideale: per coloro che stanno cercando un modello per persone non più alte di 1,80 m ma soprattutto che sia caldo e protettivo. Infatti esso presenta un’imbottitura in poliestere che scalda efficacemente con la possibilità di stringere il cappuccio con lo scopo di evitare possibili dispersioni di calore.

Punti di forza: accanto ad un ottimo rapporto qualità/prezzo per via del suo costo contenuto a cui si aggiungono dei materiali di ottima fattura che contribuiscono a contenere il calore all’interno del sacco, spicca una forte praticità d’uso che ne fanno uno dei modelli più amati dagli escursionisti per il suo carattere sottile, leggero, ma soprattutto facile e veloce da aprire e chiudere. Per questa ragione la sua capacità di ingombro è ridotta al minimo, complice il comodo laccio per essere trasportato anche a spalla.

Punti deboli: non è consigliato per coloro che stanno cercando un modello da utilizzare le notti d’inverno, dato che la temperatura a cui si consiglia di utilizzarlo va dai 5°C ai 15°C.

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2.10T Outdoor Equipment 764719: il più comodo in inverno

Questo sacco a pelo ha una serie di vantaggi che ne fanno uno dei migliori modelli da utilizzare nei mesi più freddi dell’anno. Ciò è reso possibile dal materiale con cui è stato realizzato che a conti fatti è molto morbido sulla pelle, nello stesso tempo esso ha un altro merito connesso alla possibilità di mantenere un isolamento molto efficace con l’esterno. Per questo motivo l’10T Outdoor Equipment 764719 è particolarmente indicato per coloro che stanno cercando un modello da utilizzare in inverno quando le temperature scendono sotto lo zero. Niente paura dato che la protezione è integrata in più punti proprio per rafforzare la sua capacità isolante. Anche gli escursionisti molto alti possono beneficiare delle sue potenzialità dato che esso oltre ad essere spazioso è anche lungo ben 215 cm. Anche qui troviamo due extra interessanti come la tasca interna indispensabile per mettere da parte oggetti di piccole dimensioni di cui potremmo aver bisogno durante la notte e la possibilità di far accoppiare il sacco a pelo con un altro per farlo diventare un sacco a pelo matrimoniale per le coppie di escursionisti. Completa il suo profilo un’estrema leggerezza da cui deriva una facilità d’uso nell’aprirlo e chiuderlo, andando a ridurre notevolmente la capacità di ingombro dato che dopo averlo utilizzato possiamo riporlo comodamente nella sacca in dotazione.

Ideale: per coloro che stanno cercando un modello da utilizzare nei mesi più freddi dell’anno in virtù della sua ottima capacità di isolamento

Punti di forza: questo sacco a pelo può essere utilizzato anche a basse temperature per via della qualità dei suoi materiali i quali assicurano un valido isolamento grazie alla protezione offerta dalle cerniere posizionate sia sulla testa che sul bacino. Inoltre il poliestere interno è in grado di offrire una sensazione confortevole dato che esso non irrita la pelle. A ciò si aggiunge un’estrema comodità dato che una volta ripiegato viene messo nel suo apposito sacco non occupando poi un così grande spazio. La tasca interna è apparsa molto utile dato che è perfetta per mettere da parte alcuni oggetti come il cellulare senza necessariamente mettere il braccio fuori a gelarsi per il freddo. Interessante poi la compatibilità con un altro sacco a pelo con la possibilità di diventare matrimoniale perfetto per le coppie.

Punti deboli: la cerniera presenta dei problemi nelle operazioni di chiusura e apertura del sacco stesso.

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Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: ecco gli aspetti normativi

La figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) è stata istituita con la legge 626/1994, per garantire ai lavoratori di un’azienda  o di un ente tutti gli aspetti riguardanti la salute e la sicurezza su lavoro. Tale legge ha subito delle modifiche sostanziali con l’introduzione del D.Lgs 81/2008, che ha stabilito alcune novità da rimarcare. Tra queste c’è quella che riguarda la formazione, ovverosia l’obbligo da parte del datore di lavoro di assicurare una dovuta preparazione alla figura che gestirà i rapporti con gli altri lavoratori in riferimento alla salute e alla sicurezza sul lavoro. A tal proposito sono stati istituiti corsi RLS a Roma così come in altre città italiane.

Le modalità di elezione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

La figura del RLS viene stabilita da tutti i lavoratori con varie modalità e in base al numero di dipendenti dell’azienda. I luoghi di lavoro che hanno meno di 15 dipendenti nominano il Rappresentante attraverso una votazione tra lavoratori, mentre le aziende con più di 15 dipendenti procedono all’elezione del RLS attraverso le rappresentanze sindacali interne all’azienda.

Nel caso in cui tali organismi non fossero presenti, il Rappresentante verrebbe nominato tramite una normale elezione.

E’ il D.Lgs 81/2008 a stabilire che la nomina del Rappresentante debba avvenire nella stessa giornata in tutta Italia: tale elezione viene svolta durante la giornata nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro, da celebrarsi in un giorno all’interno della settimana europea per la sicurezza sul lavoro.Fine modulo

Il numero dei Rappresentanti emerge a seguito della contrattazione collettiva, ma ci sono dei casi in cui è la legge a stabilire a priori quale debba essere il numero minimo di rappresentanti per la sicurezza in un’azienda in base al numero complessivo dei dipendenti.

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Migliori di tostiera: guida all’acquisto

Nel post di oggi abbiamo deciso di selezionare per voi i modelli migliori di tostiera un elettrodomestico abbastanza popolare sopratutto da parte di quelle persone che amano più di ogni altra cosa al mondo i toast.

migliori di tostiera

La tostiera cosa è?

Parliamo di un elettrodomestico che viene usato per cuocere prevalentemente il pancarrè. In pratica funziona grazie ad una classica piastra che riscaldandosi va a cuocere perfettamente il toast assieme a i vari ingredienti posti all’interno.

A cosa serve realmente la tostiera?

La tostiera come già accennato poco sopra serve per cucinare il pancarrè. Questo tipo di pane a fette viene adoperato più che altro per realizzare i toast. La piastra cucina il pancarrè e gli ingredienti al proprio interno grazie a due differenti tipi di riscaldamento, il primo tramite una serpentina alogena che volta volta che si scalda per bene cuoce tutti gli alimenti, mentre l’altro tipo di riscaldamento avviene sulla piastra che, sempre grazie al calore che viene generato da cavi al proprio interno, cuoce rapidamente i toast.

In commercio esistono tantissimi tipi di tostiere ed è per questo che la scelta non è delle migliori. Non allarmatevi, qui sotto abbiamo deciso di selezionare i migliori modelli in commercio cosi da darvi una mano nello scegliere quello più performante e adatto a voi. Basta parlare, iniziamo:

Imetec Dolcevita GL5

Imetec nel settore degli elettrodomestici è una delle più conosciute. La tostiera Dolcevita GL5 è un prodotto di altissima qualità in grado di accontentarvi in ogni esigenza. L’estetica e i materiali sono davvero curati nel minimo dettaglio, la piastra si presenta completamente in plastica composita. Sul lato superiore della piastra tra le altre cose ci sono due luci una verde e rossa che vanno ad informarvi rapidamente sullo stato attuale della piastra.

Spostando l’attenzione sulla zona di cottura è stata completamente progettata in ghisa, che è uno dei materiali ferrosi migliori per la cottura di qualunque cibo. Capitolo specifiche, Imetec raggiungere una temperatura massima di 200 gradi grazie ad una potenza erogata di ben 1000 watt. Davvero un prodotto interessante con un costo abbastanza concorrenziale.

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Come realizzare un portafoto

Il portafoto è molto importante perché ci aiuta a rendere più gradevoli le foto ma anche a prenderle toccando la cornice e dunque senza rovinarle, e a conferire magari significato aggiunto all’immagine. Quando però il portafoto è personalizzato e fatto a mano, può avere addirittura più valore e può essere un bellissimo regalo da fare, che abbia un significato e che ricordi al festeggiato qualcosa di bello che magari è avvenuto in nostra compagnia. Come si fa, quindi, a dare vita ad una cornice portafoto personalizzata?

Il metodo più semplice per realizzare una cornice portafoto è quello che prevede semplicemente la creazione di un cartoncino spesso e colorato, personalizzato con adesivi, colori o tutto ciò che preferiamo, prendendo con la massima precisione le misure della fotografi che desideriamo incorniciare.

Allo stesso tempo prendiamo un cartoncino colorato, oppure una carta un po’ più spessa, ed una volta ottenute le dimensioni disegniamo una figura geometrica (generalmente è il rettangolo, ma è anche possibile che la foto sia quadrata!) che abbia le stesse identiche dimensioni prese in precedenza direttamente dalla foto. Ovviamente non possiamo permetterci di sbagliare altrimenti sarà impossibile incollare tale portafoto, per questo motivo se ci rendiamo conto di aver disegnato il rettangolo od il quadrato in modo più ampio o più piccolo rispetto a quelle che sono le dimensioni già prese, cancelliamo tutto e proviamo di nuovo.

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Soffri d’insonnia? Prova un massaggio plantare

L’insonnia è un disturbo del sonno, molto pericoloso quando diventa patologico e si prolunga nel tempo. L’essere umano, ha bisogno di riposo, ha bisogno di “staccare la spina” per potersi ricaricare. La caratteristica dell’insonne è proprio quella di non riuscire ad addormentarsi nonostante l’organismo ne abbia il reale bisogno fisiologico.

Ovviamente le conseguenze possono essere più o meno serie: da sintomi quali stanchezza, irritabilità, difficoltà ad ascoltare e concentrarsi, fino a perdita della memoria o atti violenti. Il sonno e la veglia sono complementari in un ritmo fisiologico che un corpo e mente sani sanno ascoltare.

Ci possono essere pisolini durante l’arco della giornata e un sonno profondo anche di sole 5 ore nella notte, ma che nel complesso portano un corpo al riposo, oppure un solo sonno notturno. Infatti, ciascun corpo, secondo i propri bioritmi manifesta esigenze differenti, basta saper stare in ascolto e non esiste la “ricetta di sonno perfetta”. Di certo chi soffre d’insonnia non ha il giusto equilibrio e quindi soffre di tutte le conseguenze derivanti.

Prima di incorrere all’uso di farmaci è importante provare a capire la fonte del disturbo e si può intervenire con un metodo soft, per esempio la riflessologia plantare. Un professionista è colui che ha frequentato una scuola di massaggio, ottenendo una certificazione per un determinato corso. In questo caso il corso di “riflessologia plantare”.

Partiamo dal presupposto che la riflessologia plantare è una tecnica che sfrutta il massaggio su punti specifici del piede per ristabilire l’equilibrio del corpo. Non ci si può improvvisare, lo studio delle dinamiche interconnesse tra la pianta e gli organi e il flusso circolatorio e energetico richiede competenze professionali.

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