Gli anglosassoni definiscono ‘gambling’ tutto l’universo di giochi e scommesse che alle nostre latitudini chiamiamo azzardo. Un termine che trasla sempre di più verso un significato più specifico, online gambling, assecondando costumi e mode che vedono sempre più giocatori consumare l’esodo dal gioco analogico al gioco digitale. La rete fisica rappresenta ancora la fetta più grossa della torta ma negli ultimi anni le dinamiche interne al settore vanno sempre più cambiando, assistiamo ad una crescita rapida dell’online che si rende in grado di riprodurre qualsiasi gioco della rete fisica oltre a star già creando un nuovo ed esclusivo mondo di giochi e modalità di fruizione.

A questo successo fatto di numeri a crescita esponenziale con un mercato tanto ricco quanto liquido e senza confini i governi hanno adottato delle misure di sicurezza adeguate, e continuano a farlo. Basti pensare che solo l’Europa in 3 anni ha approvato due direttive antiriciclaggio, senza contare le innumerevoli leggi statali formulate per recepire la direttiva comunitaria. In un contesto come quello dell’UE è infatti fondamentale che le norme siano omogenee da Stato a Stato per riuscire a contrastare i tentativi di frode operati su un mercato, quello digitale, che non conosce confini fisici.
Norme europee contro il riciclaggio
Con la grande fluidità delle transazioni economiche sul digitale e l’utilizzo di valute virtuali la Comunità Europea ha cominciato a consultarsi in merito a queste nuove possibilità, a come regolarle e ai rischi connessi. Il 20 maggio del 2015 fu approvata dall’emiciclo di Strasburgo la IV Direttiva UE Antiriciclaggio, un elenco di norme contro la pulizia del denaro illecito pensata soprattutto in ottica antiterrorismo. 5 mesi prima l’Europa e la Francia erano state sconvolte dai fatti di Parigi, l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo e l’inizio delle azioni terroristiche ad opera del fondamentalismo islamico che ancora oggi proseguono.
3 anni dopo è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE (19/6/18) la V Direttiva Antiriciclaggio, un’implementazione più specifica della precedente legge. In realtà i cambiamenti non sono poi così sostanziali, la legge mantiene la sua struttura e si concentra sempre molto sul ruolo degli operatori del settore, importanti player di un mercato ricco ma che devono assumersi delle responsabilità importanti per quanto riguarda i controlli e la sicurezza. In buona sostanza questa quinta direttiva aggiunge alla precedente:
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