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La classifica della migliore pasta italiana, piatto per piatto

Il campo dell’alimentazione è in continuo sviluppo ed innovazione, ma ciò che non cambia mai è la voglia di condurre uno stile di vita salutare; ciò ha portato le industrie alimentari a lavorare molto sulla qualità dei propri prodotti. Uno degli alimenti che non manca mai nelle case, specie in Italia, è sicuramente la pasta.

classifica della migliore pasta italiana

Ma quale dobbiamo scegliere? Qual è la migliore a livello di qualità-prezzo e soprattutto quale tipologia scegliere?

Negli ultimi tempi il consumo della pasta classica è in calo mentre cresce il mercato della pasta alternativa. Naturalmente scegliere di variare la propria dieta non è mai un errore perchè ciò permette al metabolismo di ricevere stimoli sempre diversi.

Ma andiamo a fare una sorta di classifica della migliore pasta italiana in commercio. Sicuramente, uno degli aspetti che contribuisce a dare una qualità scadente alla pasta è spesso derivato dall’importazione di grano dagli Stati Uniti e dal Canada, con una conseguente contaminazione da glifosato, che viene utilizzato prima del raccolto.

Diversi produttori di pasta italiana hanno dunque deciso di rinunciare al grano proveniente da queste zone ed è per questo che non andremo a mettere in luce i marchi di minore qualità, ma, bensì, quelli migliori e maggiormente consigliati.

La qualità del grano quindi rappresenta una componente fondamentale per definire buona una pasta. Un modo per analizzare la qualità del grano è analizzare il contenuto di proteine (cioè di glutine); più è alto, più facilmente si forma il reticolo proteico che trattiene l’amido. La lavorazione della pasta incide sulla qualità del prodotto finale; se l’essiccazione è avvenuta a bassa temperatura, le caratteristiche di odore e sapore del grano vengono mantenute intatte e ci possono volere dalle 20 alle 40 ore, a seconda dei formati della pasta.

Questo è quello che possiamo trovare, ad esempio, nella pasta Cavalieri online, disponibile anche per gli acquisti su internet, che, attraverso la sua formula segreta per le differenti miscele di grano dedicate ad ogni tipo di pasta, la rende unica e prelibata. Dai bucatini alla calamarata, dai fusilli agli spaghetti, tutte le varianti della pasta Benedetto Cavalieri garantiscono le qualità fondamentali su cui si basa un pastificio artigianale che, a differenza delle paste industriali, conserva tutte le qualità nutrizionali.

La pasta Cavalieri è prodotta in Puglia dal lontano 1918, è di semola di grano duro ed è riconosciuto tra le cinque migliori paste italiane, specie per quanto riguarda il celebre Spaghettone e le Ruote pazze ed annovera anche altri 8 formati di pasta integrale biologica, naturalmente ricca di fibre e con un’ottima tenuta di cottura.

Partendo dalla Puglia, ci si sposta poi alla tradizione dei pastai di Gragnano dove possiamo trovare due eccellenze quali “Pastai Gragnanesi” e “Pastificio dei campi” che garantiscono altissimi livelli nutrizionali, senza gonfiarsi, grazie alle tecniche di produzioni eccellenti che adottano nei loro pastifici.

Esistono poi alcuni produttori che si sono dedicati a ripristinare le coltivazioni di grani antichi e qui bisogna annoverare Carla Latini e, per le paste all’uovo, la “Campofilone”; quest’ultima utilizza addirittura le uova delle proprie galline, quindi gli elementi basilari sono non solo selezionati con cura, ma prodotti proprio all’interno delle proprie filiere.

Altra azienda degna di lustro è quella di “Felicetti” , nel Trentino, che si distingue particolarmente per la pasta biologica monograno e quella di “Verrigini”, pastificio abruzzese conosciuto per essere unico al mondo a trafilare in oro alcuni formati di pasta, donando maggior profumo e croccantezza.

Altro pastificio abruzzese è quello di “Masciarelli” in cui la lavorazione della pasta avviene secondo tradizione, ovvero producendo un solo formato alla volta, con trafile circolari e a temperature molto basse, con un’essicazione lenta capace di mantene intatto il sapore della semola. Chiude la classifica delle migliori paste artigianali il pastificio “Martelli”, degno di nota per la trafilatura di bronzo e la sua particolare dedizione a quest’arte, in cui solo i componenti della sua famiglia sono impiegati a far fiorire questa importante azienda.

Queste appena annoverate, sono marche meno “consumistiche” ma di grandissima qualità.

Tra quelle più famose “non artigianali” in commercio e quindi anche più economiche, ma che comunque garantiscono grano coltivato al 100% in Italia, possiamo citare sicuramente la pasta “De Cecco“, che nasce nel 1886 ed è entrata da allora a fare parte delle dispense di ogni consumatore italiano.

Qui si usa solo la semola ricavata dal cuore del chicco di grano ed è l’unica azienda che dichiara e certifica i tempi di essicazione della pasta. Altra azienda degna di nota è la “Molisana” fatta di solo grano al 100% italiano, con sede a Campobasso, resa famosa soprattuto per il suo celebre spaghetto quadrato, riprodotto anche in versione integrale, adoperato soprattutto per i primi piatti a base di pesce.

Due aziende campane che si sono distinte per eccellenza e qualità sono sicuramente quelle di “Voiello” e “Rummo”; entrambe garantiscono la qualità dei loro formati, prodotti esclusivamente col 100% di grano aureo italiano e la cui pasta è disponibile anche nella versione all’uovo e in versione integrale.

Ultime da nominare ma non certo per importanza, sono “Alce Nero“, con sede a Predazzo (TN) il cui impasto di semola è lavorato con la preziosa acqua di sorgente delle Dolomiti e la “Divella“, azienda barese dai cui stabilimenti escono almeno 1000 tonnellate di pasta secca al giorno, in centinaia di formati, tra i più numerosi di tutta Italia.