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Sbalzi di pressione: impariamo a riconoscerli

Gli sbalzi di pressione sono facili da riconoscere attraverso una serie di sintomi evidenti: per esempio la comparsa di rossore in volto, ma anche la sensazione di ronzio o instabilità e, nel caso in cui la pressione sia particolarmente alta, mal di testa. Inoltre gli sbalzi di pressione possono essere caratterizzati da palpitazioni, con la sensazione di avere il cuore che accelera e che batte con forza in gola; insomma, una percezione del battito del cuore molto evidente. Vale la pena di sapere che si definisce alta la pressione nel caso in cui la minima superi un valore di 90 e la massima un valore di 130. Se i valori in questione sono differenti da quelli di riferimento in maniera lieve, non c’è di che preoccuparsi. Tuttavia conviene consultare uno specialista se in due misurazioni di seguito si registrano delle anomalie.

Che cosa succede quando si verifica uno sbalzo di pressione

Se ci si rende conto di avere un calo di pressione, non bisogna fare altro che distendersi e aspettare che i sintomi svaniscano. Ovviamente può succedere che il problema si presenti in una circostanza in cui non si ha la possibilità di sdraiarsi, per esempio perché si è al lavoro o in giro. In questo caso è comunque importante sedersi, chiedere di avere un bicchiere di acqua e respirare in maniera profonda. Gli sbalzi di pressione si possono verificare per tante ragioni: una forte emozione come la rabbia, per esempio, o anche uno stress importante. Sono numerosi, in effetti, i fattori esterni che possono condizionare la pressione del sangue.

I valori della pressione

Nel caso in cui i valori della pressione siano compresi tra 80 e 90 per la minima e tra 120 e 140 per la massima, si è soggetti a rischio, nel senso che ci sono alte probabilità di sviluppare una condizione di ipertensione in futuro. Ciò non vuol dire, comunque, che non si possa intervenire al fine di riportare sotto controllo i valori in questione: non a caso si parla di pre-ipertensione e non di ipertensione. C’è da preoccuparsi, invece, quando la pressione arteriosa supera i valori di 120 di minima e di 180 di massima. Sono normali valori tra 70 e 90 di minima e tra 110 e 140 di massima. La minima, per altro, non è un dato molto significativo, mentre quello che deve essere monitorato è il valore della massima.

Che cosa fare con un picco di pressione

Se ci si rende conto di avere un picco di pressione alta conviene iniziare a prestare attenzione alla propria dieta, introducendo nel regime alimentare più cibi ad alto contenuto di potassio e cercando di diminuire il consumo di sale. Occorre, inoltre, mangiare i grassi del pesce, che sono sani. Il carrello della spesa è sempre un nemico della pressione arteriosa, e non è un caso che il suo aumento sia un problema che interessa, solo nel nostro Paese, circa 17 milioni di pressione.

Perché si verificano gli sbalzi di pressione

Gli sbalzi di pressione possono avvenire anche a causa del consumo di vino rosso o di formaggi stagionati, che sono alimenti che contengono la tiratina. Se si ha la necessità di aumentare la pressione in maniera veloce, bisogna trovare il modo di sedersi o, ancora meglio, di sdraiarsi tenendo sollevate le gambe, in modo da favorire il ritorno del sangue al cuore. Inoltre, bisogna slacciare gli indumenti stretti, come il reggiseno, la cintura e i jeans, perché anche in questo modo si agevola la circolazione del sangue. L’ansia e lo stress sono fattori che favoriscono l’aumento della pressione; quindi può succedere che, concluso l’episodio di stress, i valori tornino normali.

Perché bisogna mangiare le albicocche per ridurre la pressione

Uno degli alimenti a cui ci si può affidare per abbassare la pressione è il succo di pomodoro, ma a questo proposito sono consigliati anche il ribes e le albicocche. Le ricerche confermano, infatti, che attraverso l’assunzione di potassio contenuto in questi cibi si favoriscono valori di pressione normali; ecco perché conviene anche “fare il pieno” di banane, fermo restando che è comunque utile diminuire l’apporto di sodio. Anche il succo di melograno fa bene, e andrebbe bevuto una volta al giorno.