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Qual è il miglior dispositivo per smettere di fumare nel 2021? Un confronto tra i device più gettonati

Sigarette elettroniche VS riscaldatori di tabacco: cosa cambia e quali preferire

Ogni anno in Italia circa 90.000 persone muoiono a causa del fumo di tabacco combusto, di cui il 25% tra i 35 e i 65 anni. Nel mondo si raggiungono addirittura i 7 milioni e buona parte di questi individui (10-15%) sono addirittura “fumatori passivi”.

Uno dei difetti più gravi della sigaretta tradizionale è proprio questo: fa male a te e a chi ti sta intorno. E non è una frase che lascia il tempo che trova, ma la rappresentazione nuda e cruda di uno dei più grandi mali del nostro tempo.

Anche se dovessimo — paradossalmente — tralasciare la questione salutistica, il fumo ha un peso economico enorme all’interno della società moderna.

La spesa sanitaria pubblica dell’Unione Europea per il trattamento delle sei principali malattie causate dal fumo è stimata attorno ai 25,3 miliardi di euro all’anno, soldi che potrebbero essere investiti per scopi ben più nobili.

Insomma, è tempo di darci un taglio e oggi — per nostra fortuna — esistono vari modi per farlo, in particolare le sigarette elettroniche e i riscaldatori di tabacco.

Sigaretta elettronica: cos’è e come funziona

La famosa e-cigarette nasce nei primi anni 2000 grazie ad un farmacista cinese di nome Hon Lik, che brevettò per primo tale invenzione. Il suo obiettivo era quello di fornire ai tabagisti un’alternativa meno nociva alla sigaretta tradizionale, che ne simulasse in tutto e per tutto le sensazioni.

Ci riuscì mettendo a punto un congegno che vaporizza una miscela liquida di glicole propilenico (PG), glicerina vegetale (VG) e nicotina a base libera, ricreando l’esperienza del fumo in versione elettronica senza tutte le sostanze nocive sprigionate dal tabacco e dalla combustione.

Il successo del dispositivo si consacrò grazie ad un aspetto in particolare: contrariamente ad ogni altro succedaneo del tabacco (cerotti alla nicotina, spray, chewing gum ecc.), la sigaretta elettronica garantisce una somministrazione intermittente di nicotina, che può essere ridotta ed eliminata gradualmente nel tempo.

Oggi, dopo 15 anni di tecnologia svapo, ci troviamo di fronte a sistemi molto più prestanti ed efficaci per smettere di fumare. Le pod mod sono tra questi: vaporizzatori piccoli, leggeri e semplici da usare, perfetti per chi effettua il passaggio dal fumo al vapore.

In particolare, le pod cig-feeling sono quelle più adatti allo scopo. Si tratta di device dalla forma tubolare e dotati di un filtro in cotone per l’inalazione del vapore aromatico, che conferisce una sensazione tattile del tutto identica a quella della sigaretta tradizionale.

Il dispositivo migliore della categoria nel 2021 è certamente la sigaretta elettronica Kiwi, piccola, elegante e — soprattutto — funzionale. La grande vaporosità, il tiro automatico e il praticissimo power bank conferiscono all’utente un’esperienza appagante, confortevole e priva delle sostanze tossiche del tabacco combusto.

Sostituire il consumo di un pacchetto al giorno con la Kiwi Vapor consente inoltre un risparmio economico di quasi 1000€ l’anno e un miglioramento della salute inquantificabile ma tangibile.

Riscaldatori di tabacco: come funzionano e perché non sono efficaci quanto la sigaretta elettronica

I riscaldatori di tabacco — anche detti HTP (Heated Tobacco Product) — sono dei dispositivi che, al contrario delle e-cig, non utilizzano dei liquidi da vaporizzazione ma vero e proprio tabacco. La differenza con le sigarette a combustione sta nel fatto che, anziché bruciare la materia prima vegetale, la riscaldano a temperature fino a 350° tramite una resistenza, generando un vapore caldo da inalare.

Esteticamente sono molto simili alle sigarette elettroniche cig-feeling, sia nella forma che per via del filtro in cotone. Nei riscaldatori, però, si tratta di un vero e proprio stick contenente tabacco, trattato volontariamente con ammoniaca, acetaldeide ed altre sostanze tossiche al fine di appagare maggiormente il consumatore.

Quando alloggiato nel corpo batteria, una linguetta metallica viene a contatto con il suo contenuto e si arroventa durante il tiro, generando gli effluvi da inalare.

Tuttavia, come possiamo leggere sul sito dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro):

Il vapore generato dal riscaldamento della sigaretta contiene nicotina a concentrazioni elevate e altre sostanze chimiche presenti nelle sigarette classiche, ma a concentrazioni inferiori, anche se queste informazioni provengono soprattutto da studi effettuati dalle industrie del tabacco stesse per ottenere la registrazione del prodotto da parte delle autorità.

Di fatto, i riscaldatori di tabacco non aiutano in nessun modo a combattere la dipendenza da nicotina.

Inoltre, lo studio scientifico Cytotoxic effects of heated tobacco products (HTP) on human bronchial epithelial cells effettuato nel 2018 ha evidenziato quanto i dispositivi HTP siano nettamente più tossici delle sigarette elettroniche.

Anche dal punto di vista economico, la situazione non migliora. Gli stick di tabacco vengono infatti venduti in pacchetti da 20, alla stessa stregua delle sigarette tradizionali, costano praticamente uguale e sono tarati per il medesimo consumo (soprattutto per quanto riguarda la nicotina).

In sintesi, fanno meno male del fumo perché non vi è combustione, costano quanto le sigarette (più il prezzo iniziale del dispositivo) e non aiutano ad eliminare la nicotina, dannosa per la salute.

Considerazioni finali su HTP ed e-cig a confronto

Abbiamo visto in quale misura le sigarette elettroniche siano decisamente più salubri dei dispositivi a riscaldamento di tabacco, per cui constatiamo che i liquidi da svapo siano l’alternativa “meno peggiore” per il nostro organismo.

Inoltre le e-cig consentono di modulare la quantità di nicotina all’interno dei liquidi e, nel tempo, eliminarla completamente, procedura impossibile con gli stick di tabacco.

Smettere di inalare fumo o vapore è, senza dubbio, la miglior scelta che si possa fare ma, laddove la forza di volontà non arriva, troviamo questi strumenti che ci vengono in aiuto.

Resta da sottolineare che, in entrambi i casi, si tratta di prodotti concepiti esclusivamente per tabagisti e maggiorenni che desiderano cambiare i propri consumi.

L’aria è — e rimane — l’elemento migliore per i nostri polmoni e tutto il sistema respiratorio, per cui abbandonare ogni esalazione differente continua ad essere l’obiettivo finale.