Qual è il nome tecnico del misuratore di pressione?
Tecnicamente il misuratore per la pressione arteriosa si chiama sfigmomanometro che significa misura del polso o misura della pulsazione. Attualmente c’è in corso una controversia sul nome dell’inventore tra l’italiano Pietro Pulli (1844) e il tedesco Samuel Ritter von Basch (1881). Mentre secondo un’altra scuola di pensiero il vero inventore sarebbe Scipione Riva Rocci che nel 1896 perfezionò lo strumento rendendolo particolarmente pratico e intuitivo. La versione finale dello sfigmomanometro la si deve a Nikolaj Sergeevič Korotkov che lo ha reso maneggevole così come lo conosciamo ora.
Quanti tipi di misuratori di pressione esistono?
In commercio vi sono due tipologie distinte di misuratori per la pressione arteriosa: quelli digitali ed elettronici e quelli manuali. I primi sono molto gettonati in virtù di una comprovata semplicità d’uso, dato che possono essere usati senza l’intervento del medico. Di conseguenza sono molto facili da interpretare sia quelli per la pressione arteriosa da braccio che quelli per la pressione arteriosa da polso.
Entrambi caratterizzati dalla presenza di un bracciale regolabile, da un annesso display, e da un funzionamento automatico dato che basta spingere un pulsante all’avvio. Direttamente sul display possiamo leggere i valori della pressione alta o sistolica, quelli della pressione minima o diastolica e la frequenza cardiaca, cioè il numero dei battiti del cuore in un minuto.
I secondi sono solitamente utilizzati dal personale sanitario negli ospedali e negli ambulatori. Anch’essi sono caratterizzati dall’impiego di un bracciale regolabile che si avvolge intorno alla parte superiore del braccio. Inoltre sono dotati di una pompa a bulbo utile per gonfiare il bracciale oltre che da un misuratore per leggere i valori della pressione sanguigna.
Che differenza c’è tra sfigmomanometro e un misuratore di pressione digitale?
I misuratori di pressione digitali si limitano a misurare la pressione arteriosa tramite metodo oscillometrico, mentre i sfigmomanometri manuali si servono di un meccanismo di auscultazione. In quest’ottica il personale sanitario tende a scegliere il secondo, e cioè lo sfigmomanometro che unitamente allo stetoscopio, provvede a registrare il battito cardiaco e i relativi suoni che consentono di determinare i valori della pressione sistolica e non solo.
Al contrario il più semplice metodo oscillometrico viene scelto da coloro che necessitano di misurare la pressione da casa. Esso consente di misurare la vibrazione del sangue che scorre nelle arterie andando a calcolare i valori della pressione sistolica e diastolica con una formula matematica.
Come funziona un misuratore di pressione digitale?
Appena acquistiamo un misuratore digitale per la pressione ci troviamo di fronte ad un dispositivo collegato ad un bracciale versatile che dobbiamo avvolgere nella parte superiore del nostro braccio e quindi preferibilmente 3 cm dal gomito. Ad esso è collegato un tubicino che consente di riportare i dati su un display da cui possono essere letti e interpretati. L’unica differenza strutturale con quelli da polso è che il display è stato collocato direttamente sul bracciale che deve avvolgere il polso.
L’elemento del bracciale è gonfiabile e inizia a gonfiarsi non appena inizia la misurazione fino a comprimere l’arteria del braccio o del polso. A quel punto parte la rilevazione e cioè quando bracciale rilascia l’aria accumulata. Da quel momento in poi succede che il sangue ricomincia a fluire e a muoversi verso l’arteria. In quell’istante la macchinetta registra le fluttuazioni delle pareti delle arterie e trasforma quelle oscillazioni in dati. Inizialmente sono forti ma poi diminuiscono fino a cessare del tutto e cioè quando il sangue ricomincia a scorrere nei vasi sanguigni come all’inizio.
In siffatto contesto per calcolare i valori della pressione si impiega un algoritmo che di fatto permette la lettura attraverso il display di cui è dotato il misuratore di pressione, laddove il numero più alto è la pressione sistolica e cioè la pressione del flusso sanguigno, mentre il numero più basso è la pressione diastolica ed è la pressione sulle pareti delle arterie tra un battito e l’altro.
Come funziona lo sfigmomanometro per misurare la presisone arteriosa?
Se ci capita di avere nelle mani uno sfigmomanometro partiamo subito col dire che il suo funzionamento non è semplice come quello del misuratore digitale. Sul piano strutturale però siamo di fronte ad dispositivo comune composto da un bracciale, da una pompa a forma di sfera e da un manometro. Tenendo bene a mente che per ottenere il massimo risultato occorre necessariamente abbinarlo a uno stetoscopio. Dopo averlo agganciato all’arto, il bracciale si gonfierà con l’apposita pompa fino a comprimere l’arteria sottostante.
L’aria viene rilasciata lentamente e in automatico sangue scorre verso l’arteria principale emettendo dei suoni tipici del flusso sanguigno intercettati e identificati con l’utilizzo dello stetoscopio. Stiamo parlando dei rinomati suoni Korotkow: quando si verificano si chiamano sistole, mentre quando scompaiono sono distole e producono dei valori espressi in mm. Hg.
Che cosa è successo dopo il divieto dell’Unione Europea sugli sfigmomanometri per il loro elevato quantitativo di mercurio?
Ebbene il divieto è stato ridimensionato per quanto la normativa emanata dalla Comunità Europea nel 2009 era pressocché definitiva. L’importanza però dell’uso di questi strumenti indispensabili per andare a valutare il livello della pressione arteriosa ha spinto la comunità scientifica a fare pressione su questa disposizione. L’impatto nocivo del mercurio sull’ambiente è tangibile, ma si può trovare un compromesso, almeno fino a quando i dispositivi alternativi come quelli elettronici e digitali non raggiungano il suo stesso livello di perfezione.
Perchè è consigliabile misurare la pressione sanguigna preiodicamente da casa?
I vantaggi di una misurazione domestica sono sotto gli occhi di tutti: possiamo monitorare il nostro stato di salute costantemente e senza aspettare una visita dal medico. Su questa lunghezza d’onda misurare la pressione sanguigna nella propria abitazione è uno dei modi migliori per tenere sotto controllo le possibili variazioni dei valori della propria pressione arteriosa.
Per questo è consigliabile acquistare uno dei misuratori di pressione in commercio. Inoltre per ottenere dati certi e attendibili è importante effettuare la misurazione quotidiana per un preciso periodo di tempo, in modo da poter procedere ad opportune comparazioni tra i vari risultati raccolti in un lasso di tempo ben definito. Inoltre in questo modo possiamo informare subito il nostro medico curante sull’andamento della nostra pressione con lo scopo di tenerlo sempre aggiornato sul nostro stato di salute.
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