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Cybersecurity: le startup possono ottenere un ruolo importante in questo settore secondo Defence Tech

Un tempo la cybersecurity era importante solo per alcune realtà, specie per quelle in assoluto più importanti e di più grandi dimensioni. Oggi invece si tratta di un tema che riguarda tutti. Gli attacchi hacker infatti con il passare del tempo sono diventati sempre più democratici. Non guardano in faccia nessuno. Inoltre è plausibile credere che con il passare del tempo gli attacchi saranno sempre più numerosi e forti.

Stando a quanto afferma l’amministratore delegato di Defence Tech, Emilio Gisondi, le startup possono avere un ruolo importante in questo contesto.

Defence Tech e l’importanza di offrire investimenti alle startup

Defence Tech è una holding, sotto il cui controllo operano le società Next, Donexit e FoRaMil. Si occupa di diversi settori, come Difesa, Aerospazio, microprogettazione elettronica ed opera nel mercato bancario, energetico, assicurativo e di infrastrutture. Secondo Defence Tech le start up devono essere considerate come un attore importante nella private equity.

Defence Tech ha deciso di investire in alcune aziende innovative, in alcune start up, che provengono soprattutto dal mondo accademico. Si tratta di startup che si occupano di cybersecurity. Le loro soluzioni sono accattivanti, ma senza investimenti come quelli offerti da Defence Tech potrebbero passare sotto silenzio. Grazie a questi investimenti invece le start up possono essere supportate adeguatamente, così da riuscire a diventare appetibili agli occhi dei potenziali clienti.

Defence Tech in alcuni casi acquista una quota di maggioranza della start up. In altri invece scegli di accendere una partnership. In ogni caso non presta attenzione alle prospettive economiche nel breve periodo. Cerca di valutare la bontà di un’idea e su questo basa la sua scelta.

Quali start up Defence Tech prende in considerazione

Le start up che Defence Tech ha deciso di prendere in considerazione non sono solo quelle già in possesso di una tecnologia piuttosto matura. Gli investimenti arriveranno anche per realtà che non hanno ancora maturato appieno una soluzione, ma che Defence Tech crede siano sulla buona strada, crede abbiano una qualità eccellente. L’obiettivo è quello di far sì che questa qualità possa essere portata alla luce e la tecnologia sviluppata al meglio.

Si tratta di start up italiane, giusto sottolinearlo. Secondo Defence Tech non ha alcun senso utilizzare software commerciali prodotti in altri paesi. Abbiamo tante giovani aziende ricche di talento che possono offrire soluzioni. Sono queste quelle che devono essere favorite, soluzioni che arrivano dall’interno.

Defence Tech, sempre più rischi a causa della digitalizzazione

Defence Tech rimarca un concetto importante. Non si tratta solo di ottenere una sicurezza contro gli attacchi hacker. È necessario trovare oggi come oggi delle valide soluzioni al furto di identità. È necessario mettere in sicurezza tutti i dati sensibili. Questo deve essere fatto al più presto. Da quando infatti ha preso il via la rivoluzione digitale, i rischi sono aumentati in modo esponenziale.

Ciò che è successo con i green pass in questi ultimi mesi ne è un chiaro esempio. E la situazione non potrà che peggiorare con la digitalizzazione crescente. Secondo Defence Tech puntare sulla digitalizzazione è giusto, ma è necessario comprenderne i rischi e iniziare da subito a scovare soluzioni che possano minimizzarli.