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Come valutare il valore di un’auto usata

Il mercato dell’usato rappresenta un’ampia fetta del settore dell’automotive. Le persone che scelgono di acquistare una vettura usata, infatti, sono molte e mosse dai più svariati motivi, dalla necessità di risparmiare fino all’abitudine di cambiare spesso auto. E se la scelta migliore rimane comunque quella di affidarsi a una concessionaria di fiducia, in grado di fornire un mezzo garantito e certificato, in tanti si rivolgono comunque a privati, magari dopo aver trovato un annuncio sul web.

Come valutare il valore di un’auto usata

Il problema, in questi casi, è che a volte si rischia di incorrere in qualche imbroglio, primo fra tutti quello del falso chilometraggio: secondo le stime, infatti, oltre il 40% delle vetture usate del mercato europeo subiscono un ritocco al contachilometri. Un giro d’affari che vale quasi 10 miliardi di euro e che, oggi, i Paesi dell’UE stanno cercando di contenere attraverso lo studio di misure ad hoc, come per esempio la creazione di un unico database comunitario che raccolga i dati di tutte le vetture immatricolate negli Stati membri.

Ecco allora alcuni consigli utili forniti da Renord, concessionaria dei brand Renault, Dacia e Nissan specializzata anche nella vendita di vetture usate.

Cosa controllare in un’auto usata

Nel momento in cui si decide di optare per un’auto usata è importante valutare una serie di parametri. A cominciare dal prezzo e dai criteri che lo determinano. Tra questi, i principali sono:

  • I chilometri totali percorsi
  • L’anno di immatricolazione
  • I tagliandi eseguiti
  • Le condizioni delle parti meccaniche ed elettroniche del mezzo
  • Le revisioni effettuate
  • Lo stato di carrozzeria, interni e pneumatici

La valutazione del chilometraggio dell’auto rappresenta uno degli aspetti fondamentali per valutare un’auto usata. Normalmente, una vettura di questo tipo dovrebbe costare lo 0,3% in meno per ogni 1000 chilometri percorsi rispetto alla quotazione di mercato dello stesso modello nuovo. Come abbiamo visto, però, tramite appositi software è possibile ritoccare facilmente il contachilometri e farvi apparire una cifra diversa da quella reale. Per evitare raggiri è dunque necessario controllare anche altri aspetti dell’auto, come per esempio le condizioni dei sedili interni: se questi risultano troppo consumati rispetto al chilometraggio segnato sul tachimetro, allora significa che si sta correndo il rischio di essere vittima di un imbroglio e che quindi è meglio rivolgersi a un altro venditore.

Anche eseguire un’attenta analisi delle componenti meccaniche è molto importante per attribuire il giusto valore a un’auto usata. Siccome però non tutti sono esperti di motori, l’ideale è farsi accompagnare in sede di valutazione da un meccanico professionista, che saprà individuare subito eventuali difetti del mezzo. Tra i principali aspetti che occorre verificare, ricordiamo in particolare lo stato del motore, della cinghia di trasmissione, dei freni e della frizione, eventuali perdite di liquido (olio compreso), il sistema di raffreddamento e la pompa del carburante. Soprattutto per quanto riguarda i liquidi, l’esame deve essere minuzioso e includere un accurato controllo del liquido refrigerante – che deve essere sempre limpido – di quello dei freni (se è scuro, infatti, è segno che qualcosa non va) e dell’olio, che non deve mai essere schiumoso.

Per verificare il buon funzionamento dell’auto sarebbe anche opportuno provarla su strada: in questo modo si testerebbero le reali performance del mezzo e si potrebbero notare eventuali rumori o fumi, sintomi di qualche malfunzionamento. Anche solo mettendo in moto l’auto si possono capire molte cose circa le sue condizioni: se, per esempio, in fase di accensione un’utilitaria fa lo stesso rumore di un’auto sportiva, probabilmente significa che ha la marmitta rotta e che quindi non si sta per fare un buon affare.

Per capire il valore di un’auto usata è buona norma controllare anche gli pneumatici e la carrozzeria. Per quanto riguarda i primi, è necessario verificare l’usura e la profondità dei battistrada, operazione che si può effettuare semplicemente procurandosi l’apposito calibro presso un negozio specializzato. Rispetto, invece, alla carrozzeria, il consiglio è quello di non limitarsi a un esame superficiale, che magari riesce a rivelare unicamente un po’ di ruggine e qualche ammaccatura, ma di dare un’attenta occhiata anche alla parte inferiore del veicolo, alle portiere e ai parafanghi, nonché a eventuali segni di riverniciatura eseguita a seguito di un incidente.

L’importanza dell’ “anamnesi” dell’auto

Proprio come il medico che, la prima volta che ci presentiamo nel suo studio, ci chiede di raccontargli la nostra anamnesi clinica, così nel momento in cui si acquista un’auto usata è opportuno che il venditore sia in grado di ragguagliarci circa la sua storia, che include le revisioni effettuate, le manutenzioni eseguite ed eventuali incidenti che hanno coinvolto il mezzo.

In conclusione, quindi, l’acquisto di un’auto usata deve essere subordinato a un’accurata analisi della vettura, che ne certifichi il reale valore permettendo così all’acquirente di concludere un affare vantaggioso sotto ogni aspetto.