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Cosa è bene sapere sulla videosorveglianza

Il ricorso alla videosorveglianza negli ultimi tempi è diventato sempre più importante per la prevenzione e il contrasto di atti illeciti: e ciò è vero non solo per le abitazioni dei privati, ma anche per i negozi, per i centri commerciali e per le grandi aziende. I rischi connessi a possibili vandalismi o furti si riducono in maniera significativa se si ha l’opportunità di controllare ciò che succede in un certo luogo attraverso i video, proprio in virtù dell’azione di prevenzione e di dissuasione che viene operata nei confronti di potenziali malintenzionati.

L’evoluzione della tecnologia nel settore sicurezza

Per conoscere nel dettaglio l’evoluzione della videosorveglianza è sufficiente dare uno sguardo al sito allarmiwireless.net, dove è possibile conoscere le soluzioni tecnologiche più avanzate, in grado di garantire risultati ottimali. Oggi, insomma, sfruttando l’azione combinata del protocollo Ip e delle telecamere di sorveglianza, è possibile usufruire del massimo controllo degli spazi personali e professionali, anche da remoto. Se è vero che sono ancora molte le installazioni che si basano sui sistemi analogici, è altrettanto vero che oggi è consigliabile optare per i modelli digitali.

Il motivo è presto detto: le soluzioni analogiche hanno un costo inferiore ma, d’altro canto, offrono prestazioni minori, anche perché garantiscono una soluzione limitata. In più, in molti casi presuppongono il ricorso a infrastrutture dispendiose. Le soluzioni che si basano sul protocollo Ip, invece, hanno il vantaggio di fondarsi quasi sempre sull’infrastruttura di rete che è già presente. Il formato digitale dei video, poi, è un ulteriore pregio, dal momento che semplifica le registrazioni e rende più facili anche la gestione e il controllo. Diverso è il caso dei modelli analogici: il video deve comunque essere convertito in digitale, il che comporta dei costi supplementari.

La tecnologia PoE

Merita di essere presa attentamente in considerazione, inoltre, la tecnologia PoE, acronimo di Power over Ethernet, in virtù della quale è possibile alimentare le telecamere digitali con lo stesso cavo che trasporta il video, cosa che non può succedere con i sistemi analogici, per i quali c’è bisogno per forza di ricorrere a un alimentatore dedicato. Il cuore di un sistema di videosorveglianza è rappresentato dal DVR, che non è altro che il videoregistratore digitale al quale sono connesse le telecamere: si tratta di una sorta di scatoletta al cui interno è presente un hard disk che consente di memorizzare i video compressi. I modelli più avanzati dal punto di vista tecnologico permettono di registrare ad alte risoluzioni in broadcast, con 25 o 30 fotogrammi al secondo, in full hd. Il numero di telecamere che possono essere gestite è molto elevato, con un software che agisce come un centro di controllo.

Ciascuna telecamera è dotata di uno specifico indirizzo IP, che garantisce la connessione ai server di registrazione. L’impiego del protocollo Ip fa sì che chi lo desidera possa usare anche un sistema di alert che entri in funzione tramite sms o via mail. Le telecamere sono in grado di scattare foto, con le immagini che vengono inviate unicamente nel caso in cui all’interno della zona controllata venga ravvisata un’azione sospetta da parte del sensore di movimento.