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Le lamiere in acciaio non sono tutte uguali: ecco perché

La deformazione della struttura rappresenta un fenomeno a cui le presse piegatrici non si possono sottrarre. Il motivo è presto detto: si ha a che fare con dell’acciaio che deve essere piegato con altro acciaio; quest’ultimo, di conseguenza, andrà incontro a una deflessione inevitabile per ragioni fisiche, con la tendenza a incurvarsi della traversa superiore al centro, vale a dire nel punto in cui il punzone è più lontano rispetto alla matrice. Quindi, l’angolo che si ottiene è superiore, con un profilo largo in mezzo e più stretto alle estremità, quasi come lo scafo di una nave.

La deflessione, comunque, può essere compensata con il procedimento della bombatura, in virtù del quale si incurva verso l’alto il banco per fare in modo che la matrice sia tenuta sempre alla stessa distanza rispetto alla traversa. La bombatura può essere di due tipi: una si basa su cilindri idraulici a corsa corta che si trovano nella traversa inferiore, mentre l’altra fa riferimento a un sistema di cunei attraverso il quale la matrice può essere sollevata per via meccanica. Resta da capire, però, qual è il margine da tenere in considerazione per compensare attraverso la bombatura: quasi sempre i costruttori si basano su tabelle ad hoc, ma non è detto che tale soluzione sia sempre la migliore, dal momento che non si possono prevedere i comportamenti delle lamiere.

Le differenze tra gli acciai

Come ben sa chi si occupa di lavorazione lamiere a Roma o in qualsiasi altra città, gli acciai non sono tutti creati nello stesso modo: la tensione di snervamento in MPa, non a caso, ha un valore che può variare, e anche di molto, a causa delle imperfezioni che si possono riscontrare nelle tecniche produttive o per delle impurità nella colata. La normativa UNI EN 10027-1 stabilisce che il valore S275 sia quello minimo: in questo modo non si corre il rischio di dare vita a strutture fragili.

Le differenze tra le lamiere

Se gli acciai presentano differenze tra loro, lo stesso vale anche per le lamiere. In effetti, nel momento in cui una lamiera viene modificata i dati di targa dell’acciaio non significano più molto, al di là del fatto che essi fossero attendibili oppure no. Tanto con l’asportazione di truciolo quanto nel caso di taglio termico, la resistenza alla deformazione in corrispondenza della linea di piega viene modificata dai fori, e c’è da considerare anche la presenza di pieghe su parti vuote o su parti piene.

Le caratteristiche dell’acciaio

Infine, è opportuno ricordare che l’acciaio è un materiale vivo, nella cui struttura vengono create delle fibre dalla direzione di laminazione. Insomma, un conto è piegare una lamiera in senso perpendicolare e un conto è farlo in parallelo: gli effetti saranno differenti non solo dal punto di vista del ritorno elastico, ma anche per quel che concerne la forza di piega. Per di più, una lastra che è stata sottoposta a invecchiamento resiste di meno rispetto a una che è stata appena decapata.