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A che cosa servono le reti informatiche?

Lo strumento indispensabile per la comunicazione digitale è rappresentato dalle reti informatiche, che permettono non solo di collegarsi a Internet, ma anche – per esempio – la condivisione di dati tra i computer. La loro progettazione è preliminare a un iter di installazione che include anche il collaudo e la certificazione. A seconda del mezzo di trasmissione con cui si ha a che fare, è possibile distinguere tipologie di reti differenti: ecco, quindi, le reti LAN (acronimo di Local Area Network), le reti WAN (acronimo di Wide Area Network) e le reti WLAN (acronimo di Wireless Local Area Network).

reti informatiche

Reti LAN, reti WAN e reti WLAN

Le reti LAN sono reti locali, confinate in un solo edificio o più estese: vi si può ricorrere, tra l’altro, per la condivisione di stampanti e file, ma anche per l’impiego di applicativi più complessi. Le reti WAN, invece, si caratterizzano per una estensione territoriale ampia, e sono reti geografiche: il caso più comune è quello della rete internet. Un’evoluzione delle reti LAN è quella delle reti WLAN, grazie a cui ci si può collegare in modalità wireless, e quindi senza che vi sia bisogno di cavi. La progettazione reti informatiche, di qualunque tipo esse siano, deve sempre essere operata tenendo conto delle norme in vigore in materia: lo studio di fattibilità iniziale è il primo passo per la messa a punto della rete.

Come si crea una rete informatica

Prima di dare vita a una rete informatica è necessario eseguire un sopralluogo dell’edificio in cui essa dovrà essere installata, o comunque prendere in esame le planimetrie se l’edificio è ancora da costruire. In questo modo si può beneficiare di una panoramica completa delle attività che dovranno essere svolte e si ha l’opportunità di accertare l’esistenza di possibili vincoli architettonici, a partire dai quali può essere redatto lo studio di fattibilità.

Non bisogna dimenticare che le reti informatiche sono a tutti gli effetti degli impianti elettronici, e per questo la normativa di riferimento di cui è bene tenere conto va individuata nel DM n. 37 del 2008. Ogni progetto, inoltre, può essere realizzato unicamente da ingegneri informatici, come è stato precisato con la circolare 279 del 2013 del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Se un tempo la rete informatica era costituita solo dalla rete LAN, oggi è necessario considerare il cosiddetto cablaggio strutturato, un impianto complesso che include la fibra ottica, la domotica, il VoIP e, più in generale, l’integrazione dei vari servizi innovativi.

Dopo la progettazione

Una volta che la progettazione è stata completata, arriva il momento dell’installazione, con la posa delle prese e dei cavi che deve rispettare le caratteristiche costruttive indicate dal produttore. Quando anche il passaggio dei cavi è stato portato a termine e tutte le prese sono state collegate, arriva il momento di verificare l’etichettatura dei diversi componenti. Uno strumento ad hoc, il certificatore, serve a testare i cavi, ma anche a rilevare possibili anomalie e a verificare la continuità.

La rete Adsl

In attesa del definitivo diffondersi della fibra ottica, al momento la rete Adsl costituisce la tipologia di collegamento a Internet più diffusa: la sigla è l’acronimo di Asymmetric Digital Subscriber Line. La configurazione degli apparati tiene conto dei router e dei piani di indirizzamento; nel caso in cui a dover essere configurata sia una linea wireless, non si può fare a meno di pensare a sistemi di accesso personalizzati e a una protezione specifica. Evitare il tanto celebre “collo di bottiglia”, infine, è un altro compito indispensabile per una corretta ricezione e una corretta trasmissione dei dati in ingresso e in uscita.