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La procedura da seguire per fare testamento

Non tutti sanno che il testamento è un atto che può essere revocato in qualunque momento. Si tratta di un documento scritto attraverso il quale ogni persona ha la possibilità di stabilire in autonomia e in coscienza come disporre dei propri beni dopo la morte. È un atto semplice che può essere scritto in due diverse modalità, vale a dire come testamento pubblico o come testamento olografo. Nel caso di un testamento pubblico, si può far riferimento a un notaio, che provvede a scrivere le volontà del testatore in presenza di due testimoni; quel testamento, poi, viene conservato fra gli atti del notaio. Il testamento olografo, invece, può essere scritto dal testatore da solo, senza che ci sia bisogno di un notaio. È richiesto che venga scritto a mano (quindi non al computer), su un foglio di carta, con la firma e la data.

Che cosa lasciare in eredità

È possibile fare testamento non solo a favore di persone, ma anche di enti benefici: cliccando qui ad esempio si può sottoscrivere un lascito testamentario a favore di Medici Senza Frontiere. Attenzione: il testamento può essere sostituito, annullato o modificato in qualsiasi momento. inoltre, la legge garantisce le quote legittime degli eredi, del coniuge, dei figli, dei genitori, dei nipoti e dei nonni. È possibile lasciare non solo soldi, ma anche beni immobili o mobili. Le somme di denaro possono essere lasciate sotto forma di fondi di investimento, di conto corrente, di buoni e libretti postali, di obbligazioni, di azioni, di titoli o di TFR. Nel novero dei beni immobili ci sono i fabbricati, i garage, i terreni e gli appartamenti, mentre tra i beni mobili si possono citare le auto, i gioielli, le opere d’arte, e così via. Infine, una persona può inserire nel testamento anche le polizze assicurative.

Polizze vita

Per esempio, se si sceglie un ente di beneficenza, questo può essere nominato beneficiario di una polizza vita senza vincoli verso gli eredi. Infatti nel patrimonio ereditario la polizza vita non è compresa. Il possessore di una polizza ha la possibilità di stabilire il beneficiario non solo quando la polizza viene sottoscritta, ma anche in un momento successivo, attraverso una dichiarazione ad hoc o, appunto, tramite il testamento. Le disposizioni testamentarie di questo tipo non sono sottoposte alle imposte di successione.

Il lascito testamentario solidale

Il lascito testamentario, anche chiamato beneficenza testamentaria, è una pratica che consiste nell’assegnare parte del proprio patrimonio a un’organizzazione benefica, come una fondazione, un’associazione non-profit o un’organizzazione umanitaria, tramite testamento. In questo modo, si può contribuire alla realizzazione di cause importanti anche dopo la propria morte. Solitamente, il lascito testamentario viene stabilito con l’aiuto di un notaio e può essere modificato in qualsiasi momento durante la vita del donatore. Il lascito testamentario può essere una scelta significativa per chi desidera lasciare un’impronta duratura sulla propria comunità o su cause importanti.

Il ricorso alla beneficenza testamentaria non rappresenta solamente un’opzione che si valuta in tarda età o nel caso in cui si disponga di una grande ricchezza. Nella lista dei donatori si osserva una significativa crescita nell’adozione di tale pratica da parte di individui tra i quaranta e i cinquant’anni. In particolare, sono le donne ad aver maggiormente espresso la loro volontà di destinare i propri beni a favore una associazione umanitaria, presumibilmente a causa della loro maggiore aspettativa di vita.